Andato via Mercien e rimasto solo davanti alla cella Cavaliere25, Giselle, facendosi coraggio, si avvicinò al suo giovane carceriere.
“Signore, per la Misericordia che il Buon Dio anche dall’alto della Sua Croce non ha smesso di donare ai Suoi figli, ve ne prego…” con la voce rotta “… chiedo solo una Bibbia per cercare il conforto e la forza nella preghiera… io provengo dalle terre di questi uomini che mi hanno catturata e so che odiano ogni cosa legata alla Fede… chiedo dunque a voi, mio buon giovane… chiedo a voi solo un atto di pietà… procuratemi una Bibbia e giuro davanti a Dio Onnipotente, dal quale invoco sostegno e forza, che non vi chiederò altro, né vi causerò problemi… solo questo vi chiedo… siete tanto giovane da poter essere mio figlio… e come una madre vi sto supplicando… aiutatemi ad affidarmi all’Onnipotente…” e scoppiò a piangere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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