Il Taverniere ascoltò Elisabeth e rimase alla fine turbato.
“Quelle ferite…” mormorò “… sono vecchie di almeno… tre o quattro anni, credo… ma voi sembrate ignorare il suo dramma… io credevo che voi… posso domandarvi chi siete, madame? Lo conosco da una vita e so che non è uomo da facili avventure sentimentali… chi siete dunque voi? Perdonatemi se vi appaio scortese ed inopportuno, ma per me lui è come un fratello..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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