I tre avevano già percorso un bel pezzo di strada, quando Daniel si decise a rompere quel silenzio tra loro.
E a quelle parole del giovane scudiero di Guisgard, Lyo, voltandosi, rispose:
“Avete ragione… vi chiedo scusa, ragazzi, ero assorto nei miei pensieri… vi sarò di certo sembrato sprezzante… vi chiedo scusa, amici miei…” sorrise ai due fratelli “… vi hanno costretto a farmi da scorta e posso immaginare il vostro malessere… beh, credo sia giunto il momento di fare conoscenza… il mio nome è Lyo Bahyle e sono un cavaliere di lord Tudor…” fisso con aria benevola i due fratelli “… ragazzi, io sono diretto alla dimora di lady Sophia per… per motivi di… massi, perché celarlo!” Esclamò. “Io sto andando lì per cercare una ragazza… e voi non siete obbligati a seguirmi e farmi da balie… vi libero dunque da questo impegno, amici miei.”
Marco allora prima fissò Daniel, poi gli si avvicinò.
“E’ stato gentile a dispensarci da ciò che ci avevano ordinato al palazzo del Belvedere…” mormorò all’orecchio del fratello “… però costui ha un occhio ferito e non mi sento di lasciarlo da solo… non dimenticare poi che nel bosco abbiamo visto quegli zingari accampati… cosa ne pensi, Daniel?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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