A quelle parole di Altea, un sorriso illuminò il bellissimo volto di Carrinton e la malinconia sembrò così solo un dimenticato e sbiadito ricordo.
“Nulla che proviene da voi, milady, potrebbe offendermi.” Disse. “In voi non vi è male e solo la gioia io traggo da ogni vostro gesto… anche il più insignificante…” sorrise nuovamente “… odiarvi poi… non potrei mai… neanche volendolo, temo… un uomo, milady, può apparire con molti volti, ma in realtà sono solo infinite maschere che è costretto a portare… e talvolta queste maschere sono simili a catene, rendendo la vita un prigione…” si sciolse il lungo codino e liberò al vento i suoi lunghi capelli d’ebano “… dite di non meritare ciò che faccio per voi? Ma io non ho fatto nulla, mia signora… io non vi negherei mai ciò che il denaro può acquistare… siano stoffe pregiate, dimore principesche o anche il mondo intero… quale merito ho per questo? La mia famiglia è ricca da generazioni e dunque chiunque, se fosse al mio posto, farebbe come me… no, milady, voi meritate ben altro… meritate ciò che ti più prezioso un uomo possiede… il suo cuore… questo meritate…”
Giunsero così a Carrinton Hall.
“Questa è la vostra dimora, mia signora…” fece Carrinton “… trasformatela come più vi aggrada… datele il vostro volto e sarà degna del leggendario palazzo dell’imperatore Domiziano…” le sfiorò delicatamente la mano “… ora devo lasciarvi, mia signora… sono atteso da un affare importante… spero di rivedervi presto…” un attimo dopo galoppò fino a svanire nella verdeggiante campagna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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