Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 19-10-2011, 04.07.07   #715
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Vi racconterò una cosa di me, madame…” disse Monsieur ad Elisabeth, mentre ammucchiava la legna secca che aveva raccolto “… io mi stupisco raramente di qualcosa o di qualcuno… tutto ciò che mi circonda mi è indifferente… ma c’è ancora qualcosa che riesce a turbarmi… e cioè quando vedo compiere una buona azione… lo so, ora sorriderete, ma, vedete, io nutro pochissima stima per i miei simili e mi sorprendo dunque quando vedo qualcuno compiere un gesto di generosità o di amore… del resto, come diceva Platone, la maggior parte degli uomini sono malvagi…” la fissò, accennando un sorriso “… immagino ciò che state pensando ora… ma, vi dirò, questo mio modo di vedere le cose mi rende immune da tante situazioni che spesso affliggono o mortificano la maggioranza delle persone… io non posso essere tradito, perché non mi fido di nessuno… non posso essere abbandonato, perché sono un solitario… questo fa si che io non venga né amato, né odiato… ecco, forse io mi posso definire uno dei rari casi di libertà assoluta… la libertà, infatti, trova i suoi limiti nella convivenza con gli altri, perché la mia libertà termina dove inizia la vostra… ma io, essendo solo, non ho limiti, né vincoli verso alcuno.”
Accese allora il fuoco e fece cenno alla donna di prendere posto accanto alla fiamma.
“Il nostro amico taverniere ha pensato bene di fornirci di qualche provvista per il viaggio…” aprendo la borsa che aveva con sé “… pane, formaggio, vino e frutta… una degna cena, non vi pare?”
La fiamma si era ben avviata e Monsieur fece scogliere un po’ di quel formaggio sul pane, per poi scaldare i loro animi col vino del taverniere.
La notte era stranamente silenziosa e le loro ombre sembravano danzare davanti ai bagliori del fuoco.
Il volto di Monsieur appariva ancora più enigmatico ed indefinito, illuminato com’era da quella inquieta fiamma.
Ed Elisabeth vide nel suo sguardo una misteriosa ed intensa luce, che attraversava i suoi occhi e rendeva ancora più indecifrabile quel misterioso uomo.

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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