Mentre passa al piccolo trotto in sella al suo Albios,sente provenire dalle finestre della taverna una calda ed invitante fragranza a cui non riesce a resistere.
Scherzosamente,accarezza la guanciona bianca del suo amico e gli sussurra ironico nell'orecchio " Caro mio, i sensi mi chiamano alla battaglia all'arma bianca". Ridacchia,salta giù da cavallo e presolo per le redini le lega ad una delle travi antistanti la lignea entrata della taverna.
Aperta la porta, varca la soglia facendosi guidare dall'olfatto e dall'udire voci a lui note e care. Un'invitante,calda e profumata torta di mele fa bello sfoggio sulle candide mani di Lady Gonzaga,mentre madonna Altea assaggia una fetta di quell'opera d'arte culinaria.
Le saluta ironicamente,con un gioviale sorriso stampato sulle labbra,portando la destra,chiusa in pugno,sul petto: Ave dominae! Vis et honor alla vostra beltà e sopraffina arte a cui i miei sensi si sono arresi senza opporre resistenza!"
Ride allegro per poi incamminarsi verso di loro scherzosamente baldanzoso.
L'allegra compagnia ben presto si arricchisce di altre dame e cavalieri, con madonna Aura che li raggiunge dal bancone con sulla destra un vassoio coperto da calici colmi di succhi di ogni frutto.
"Altro che Apicio e cene luculliane!" Esclama felice.
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Rodolfo Iulo
" Concordia parvae crescunt, discordia maximae dilabuntur "
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