Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 21-10-2011, 04.55.46   #764
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Gaynor fissava quel misterioso uomo, mentre il suo corpo nudo era avvolto tra le preziose sete di quel letto.
L’uomo si avvicinò ed offrì uno di quei calici alla donna.
“Assaporate questo elisir, milady…” disse con voce bassa e calda “… è la panacea per ogni tristezza e dolore…”
Si sedette allora su uno sfarzoso seggio posto proprio davanti al letto e restò a fissarla per qualche istante.
All’improvviso si udì un intenso e formidabile scroscio d’acqua abbattersi su quel luogo.
“Anche il tempo sembra inquieto, milady…” mormorò l’uomo con la maschera “… pioggia, tuoni, fulmini e vento…” sorrise “… ma qui, non temete, siete al sicuro…” sorseggiò dal suo calice, per poi alzarsi ed avvicinarsi alla donna “… perdonate, ma sono stato costretto a togliervi i vestiti…” sussurrò, coprendo con quelle sete la bellissima gamba della ginestrina che si vedeva dalle lenzuola “… ma vi assicuro che nessuno dei miei servitori ha potuto vedervi senza di essi… non l’avrei permesso…” finì, con un ultimo sorso, l’elisir nel suo calice “… ho dovuto, milady… sapevo che nascondevate qualcosa… qualcosa di molto prezioso…” e mostrò la lettera che Gaynor, per ordine di Missan, doveva portare a De Jeon.
Il misterioso uomo mascherato allora si sedette ed aprì con calma quella missiva.
Lesse velocemente e subito i suoi occhi, da quell’azzurro vivissimo, divennero fiammeggianti.
Si alzò allora di scatto e fissò la donna.
“Milady, avrò l’onore di ospitarvi qui, nel mio eremo…” disse “… i miei servitori si occuperanno di ogni vostro bisogno fino al mio ritorno…” mostrò un lieve inchino ed uscì dalla stanza, lasciando Gaynor sola in quel fiabesco luogo a metà tra sogno e illusione.
Raggiunse poi alcuni dei suoi uomini, posti a guardia di quel luogo.
“Cosa accade, capo?”
“Devo tornare subito a Camelot…” rispose l’uomo mascherato “… non c’è molto tempo… alcuni di voi verranno con me, gli altri sorveglieranno la prigioniera.”
“Si, capo.”
“Mi raccomando…” fissandoli “… deve essere trattata con ogni riguardo…”
Quegli uomini annuirono.
“Ora presto, preparate tutto ciò che mi occorre per il prossimo travestimento!” Ordinò ai suoi, mentre si sfilava dal volto la sua maschera.

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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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