Discussione: Saggio Il Sacro e la Cavalleria
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Vecchio 23-10-2011, 20.41.43   #1
Lancelot
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Il Sacro e la Cavalleria



Titolo: Il sacro e la cavalleria
Curato da: Bonvecchio C.
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2005
Pagine: 211
Prezzo: 17 euro

Sinossi:

Scrivere della Cavalleria, nei suoi multiformi aspetti, significa soffermare l'attenzione su qualcosa di importante e di particolare. Non solo perché la Cavalleria rappresenta una cospicua parte della storia politica, religiosa, culturale e letteraria dell'Occidente, ma anche perché si presenta come un sicuro richiamo identitario. Un richiamo apparentemente fuori da ogni schema e forse dalla stessa realtà, che sembra una delle tante utopie. Tuttavia, l'utopia cavalleresca" non ha soltanto infiammato gli animi di una stagione storica, il Romanticismo, e creato una moda culturale che giunge sino al presente. Ha dato anche corpo a quell'archetipo dell'eroe che costituisce la personalità di ciascuno e la cui assenza provoca sicuro disagio."

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Pur presentando tutta la pesantezza intrinseca di un saggio accademico, questo libro si è rivelato una lettura appassionante. L'assunto definitivo che credo emerga dall'opera è l'interpretazione dell'istituto della Cavalleria come di uno strumento salvifico, una filosofia umana il cui scopo è quello di elevare l'uomo impedendogli di perdere se stesso.
Essere Cavaliere significa abbracciare il Sacro, farsi latori cioè di quei postulati etici e morali che preesistono a qualsiasi forma di governo o a qualsiasi dottrina religiosa, il "Sacro" è una forma di assoluto indissolubilmente legata allo sforzo compiuto dall'uomo per costruire un mondo che abbia un significato.
In quanto tale, il "sacro" non appartiene a una religione in particolare, e allo stesso tempo è il nucleo proprio di ogni religione.
Ed è il nucleo fondante dell'essere Cavaliere. La sacralità della cavalleria consiste appunto nel riconoscere la possibilità di trovare un significato alla vita dell'uomo attraverso il servizio e il perseguimento di ideali nobili, laddove invece il non-cavaliere trova il significato alla sua vita nell'accumulo di beni, nella sopravvivenza, o nella materialità come negazione di ogni valore.
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Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi

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