[Lancelot]

La pioggia incessante mi costringe a cercare riparo. Conduco Incanto nelle stalle più vicine, ripagando con una moneta e con la mia gratitudine i servigi di un bravo garzone. Ma non voglio privarmi del piacere di questa benefica pioggia, di cui voglio godere ancora un po' il tintinnio armonioso, al riparo di un solido portico di pietra... Ed è proprio lì, più tardi, che Crisalide torna a farmi visita.

LANCELOT: "Siete di ritorno, graziosa ancella. Non staremo forse abusando della vostra cortesia?"
ANCELLA: "Servirvi è il mio dovere e il mio piacere, mio signore."
LANCELOT: "I vostri modi gentili onorano la vostra padrona più di quanto le parole siano capaci di esprimere. Di quali nobili pensieri vi fate stavolta ambasciatrice?"
ANCELLA: "La mia signora..." (esita, teneramente imbarazzata) "Ella conosce il significato del vostro nome..."
LANCELOT(un sorriso dolce affiora sulle labbra rosee): "Non ne dubitavo... E ditemi, esso le è gradito?"
ANCELLA: "Oh, si. La mia signora è sicura che saprete imporvi come esempio superbo di fedeltà e cavalleria, vi saluta come Servo d'Amore... E vi augura di poter far vostro un giorno il Sogno dei Sogni."
LANCELOT: "In fede mia, Amore è un padrone che è dolce servire. Chi vive nel suo nome abita il reame del Sogno, e in quel regno non esiste vecchiaia, decadimento o morte. Chi ha la fortuna di incontrare il Sogno dei Sogni, vive per sempre."
ANCELLA: (arrossisce) Messere... Io... vi porto poi i ringraziamenti della mia signora, per la cortesia che le avete dimostrato.
LANCELOT: "Ditele, vi prego, che io ringrazio lei per il meraviglioso dono che m'ha fatto. Molto può esserci donato che nutra il loro orgoglio, o la nostra vanità, ma poco che nutra la nostra anima. Una di queste poche cose è la comprensione. Ditele che ella m'ha compreso, pur senz'avermi visto mai. E che tale regalo non sarà dimenticato."
ANCELLA: "Sarò felice di riferire il vostro messaggio, mio signore."
LANCELOT: "Un'ultima cosa, se mi consentite..." (dice, fermando l'ancella con un delicato tocco della mano) "Come pegno della mia gratitudine, abbiate la compiacenza di consegnare alla nostra signora questo scialle di seta vermiglia. Possa ella trarne sollievo, in questa serata così fresca."
ANCELLA: (con un modesto cenno del capo, prende lo scialle e si diparte)