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Vecchio 27-10-2011, 19.01.27   #5021
Chantal
Cittadino di Camelot
 
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Chantal sarà presto famosoChantal sarà presto famoso
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Originalmente inviato da Lancelot Visualizza messaggio
LANCELOT: "Un'ultima cosa, se mi consentite..." (dice, fermando l'ancella con un delicato tocco della mano) "Come pegno della mia gratitudine, abbiate la compiacenza di consegnare alla nostra signora questo scialle di seta vermiglia. Possa ella trarne sollievo, in questa serata così fresca."
ANCELLA: (con un modesto cenno del capo, prende lo scialle e si diparte)
Chantal riceve dalla fidata Crisalide il dono di sir Lancelot.E così la congeda.
CHANTAL:"Mia adorata Crisalide,ti ringrazio.Poichè quel cavaliere si è mostrato tanto nobile nei costumi quanto raffinato nei modi,sarà mia premura recarmi presso i suoi appartamenti domani stesso per ringraziarlo.Ora va pure a riposare,e fa dolci e dorati sogni."

L'indomani,al crepuscolo..

CHANTAL(al cospetto di sir Lancelot,pur avendo trattenuto il dono oltre il dovuto):"Giungo a quest'ora affinchè il crepuscolo mi sia da sentinella,e vengo a rendervi grazie,cavaliere,della vostra cortesia.Tuttavia,non mi è concesso trattenere un dono così prezioso."E gli porge lo scialle custodito con tanta cura."Il vostro pensiero è tanto squisito quanto intimo." Attende di poter guardarlo negli occhi.."Intimo,appunto.Un dono così sentito merita d'essere accolto da colei che è destinata alla protezione del vostro cuore.."Abbassa la testa.."Un tempo ho posseduto uno scialle di simile fattura,ma l'ho donato in segno di completa arrendevolezza al cuore di colui che lo trattenne.E il Cavaliere,accettandolo e portando con sè la scia di quell'ambascia che il mio dono voleva suggellare,mi impegnò ad onorarlo.E' mio desiderio,nonchè volontà divina,rispettare la mia promessa."Accarezza lo scialle ancora nelle mani del cavaliere.."Vedete,uno scialle,come una spilla,o un monile,un fiore ,un qualunque altro oggetto più o meno raro e prezioso,ed assunto a simbolo di riconoscenza,diviene pegno d'amore quando si fa portavoce della verità del cuore.Io avvolsi in quello scialle più di mille promesse,e tutte le mie certezze.E nude le mie spalle rimarranno,orfana io di quelle certezze,finchè non mi sarà restituito dal Fato ciò che un tempo mi appartenne.Che giungano pure il vento e la pioggia,che imperversino l'autunno e il più rigido inveno,poichè il mio petto è scaldato dall'eco delle promesse legate a quello scialle,non patirò mai freddo,nè rigore alcuno.E se il Buon Dio vorra esaudirmi,questa attesa porterà Gioia."
Chantal accenna,poi,un sorriso al cavaliere che tanto onore le ha concesso.."Sono certa,mio signore,che in questa manchevolezza non coglierete offesa alcuna da una dama che ha smarrito il cuore e il senno,ma,comprenderete che non mi compete,per quanto nobile ed elegante sia il vostro gesto,far mio qualcosa che merita di ornare una più rara bellezza perchè giunga ad incorniciarne il volto e proteggerne le grazie.Che siate benedetto per la cura che nel vostro gesto avete riposto,le vostre premure sono giunte pur non avendo goduto del vostro dono,ne ho tratto sollievo,infatti,senza patire la frescura della sera,come vi auspicavate,poichè il calore è stato tratto dal vostro ben più incantevole pensiero."
Chantal si inchina,e si congeda.



A lady Gonzaga.
Mia delicata signora,vi ringrazio dei vostri apprezzamenti.Poichè Camelot è la porta della verità,vi confesserò.Da bambina ero solita guardare il mondo attraverso una goccia di cristallo,mi divertivo a farla ruotare e tutte le cose che vi rientravano ed io catturavo con la mia vista e l'immaginazione,erano avvolte dall'iridescenza arcobalena che la luce creava nell'attraversare tutte le sfaccettature della goccia.
In quella goccia c'era tutto il mio mondo fatto di sogni e favole.Un giorno incontrai un cavaliere,questi mi mostrò il suo tesoro,erano mille cristalli,uguali al mio,custoditi in una scatala dai colori che assumono le succose pesche mature al sole.Allora io presi la mia goccia e la adagiai nel suo scrigno di tesori,ad arricchire il mio ed il suo tesoro.
Quella goccia è rimasta lì,in quello scrigno,con i sogni e le favole in essa contenuti,ed un tempo a me appartenuti.E lì rimarrà,poichè fuori da quel tesoro essa non potrebbe mai più assurgere al suo ruolo.Se Dio vorrà,sarà ancora attraversata dalla luce.A me rimane conacrarmi all'altare del mio Signore,Amore.

Ultima modifica di Chantal : 27-10-2011 alle ore 20.39.12.
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