E' una splendida notte, cari amici di Camelot!
Ebbene... ormai appaio e scompaio con vera maestria...

Sono molto felice di ritrovarvi tutti tra queste mura!
Sono altrettanto lieta di salutare i cavalieri di cui non ho ancora avuto il piacere di fare conoscenza.
E ora veniamo ai fatti salienti... come già precedentemente accennato, caro Sir Guisgard, mi sono ammorbidita, negli ultimi tempi, lasciando da parte catapulte, edera velenosa e pigne. Inoltre i miei lupi scorrazzano liberi e felici nei boschi di Camelot senza nuocere ad anima viva (a parte ai conigli e ai fagiani... ma di questo non possiamo fargliene una colpa...). La mia torre è ormai abbandonata e pullula di ragnatele e vecchi bauli...
E ORA... dico... ORA... vengo a sapere che vi siete messo a scalare??
Ah bene...
Paggi, a me! Portatemi un sacchetto di pigne e la cara Ofelia (la mia catapulta preferita...) Direzionatela verso la residenza di Guisgard e diamo via al fuoco!
Oh... i paggi... anime candide e dedite alla mia felicità, nonchè ai miei capricci... come farei senza la loro chiassosa e virile presenza nelle sale del mio palazzo invernale? Accendono il fuoco, riscaldano le mie coperte, mi massaggiano la schiena e vegliano sul mio sonno...
Altro che ancelle...
Un saluto a voi, Lancelot, che vi siete paragonato a Tancredi... Mi pare di aver udito, una volta, durante i nostri dibattiti, Guisgard paragonarmi a Clorinda.