Un excursus veramente eccezionale, l'ennesimo, che ci regalate.
Chissà se era previsto dall'istituto cavalleresco che un cadetto fosse istruito nelle arti suddette? Personalmente credo che le arti del Trivio siano essenziali all'obbligo cavalleresco di esser sempre cortesi, includendo con questo un parlar chiaro ed elegante, ammaliante, capace di destare ammirazione nell'ascoltatore.
Quelle del Quadrivio invece mi incuriosiscono, sicuramente una persona capace di essere intelocutore piacevole dimostrando di poter seguire qualsivoglia discussione, sia essa anche di natura matematica o astronomica, si avvicinerebbe all'ideale umano incarnato dal Cavaliere, ma a livello storico cosa mi potete dire Sir Guisgard? Erano tali discipline richieste nell'addestramento cavalleresco?
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Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi
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