Lady Gaynor,
i miei versi, le mie canzoni o le mie farneticazioni gridade al vento impetuoso che avvolge la foresta di Broceliande, sono solo la manifestazione impressa nella pergamena della mia innata musicalità, ma sappiate signora, che se l'attento ascoltatore non avesse il dono della vista per porgere e sue membra stanche di fronte ad una mia canzone e suscitare così il modesto intento di un'emozione celata, la mia presenza, la mia rinascita non avrebbe senso, ed io sarei relegato nella polvere dei ricordi. Grazie per la vostra pennellata bucolica, così magistralmente apparecchiata da saziare l'anima.
Madonna Elisabetta,
attendevo il riflesso dei vostri occhi imprimersi tra le pieghe dell'elsa di uua spada amica, che come un antico arcangelo, protegge i nostri passi iicerti sulla via dell'ignoto. Sappiate che grazie anche al vostro affetto, in questa giornata che segna una della tante mie rinascite, siete divenuta proagonista di una mia nuova canzone, è il minimo che potevo fare, visto il tripudio di emozioni e di profumi...
Lady Altea,
se casomai mi sono affiancato ai vostri versi ed ho intrapreso il viaggio in vostra compagnia, è perchè esistono in natura degli incontri che non sono mai avvenuti per la quotidianità degli eventi e l'inutilità di prosaiche conversazioni, ma avvengono Altrove, per una sorta di allineamento cosmico che "...la nostra Filosofia, non può spiegare..."
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