Accomiatatosi dall'ambasciatore, Rodolfo seguì all'uscita il servo,felice di essere passato indenne all'incontro con i lupo nella sua tana,compiendo la sua missione, senza destare in lui alcun sospetto.
Ma,salutato il servo, mentre,allontanandosi, prendeva il sentiero che conduceva sulla strada che portava in città, si accorse della presenza di un' ombra che,tra le tenebre della notte rischiarate da una pallida luna, si aggirava con passo furtivo nei pressi del palazzo per poi correre in direzione della vicina campagna.
"A quanto pare non ero l'unico in missione pericolosa da queste parti" pensò.
Certo è che non avrebbe dato al padrone di casa l'allarme ma nemmeno avrebbe insospettito il servo cambiando repentinamente direzione,seppur fosse curioso di scoprire chi si celasse tra le tenebre,potendo solo intuire,dalla sagoma sgangherata, che si trattava di un mendico,di uno zingaro.
Decise che avrebbe raggiunto il servo che lord Tudor gli aveva affidato e l'indomani sarebbe tornato da lui per riferirgli dell'incontro e chiedere se lui sapesse qualcosa circa quella strana presenza in quei paraggi.
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Rodolfo Iulo
" Concordia parvae crescunt, discordia maximae dilabuntur "
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