“Non è raro incontrare zingari da queste parti, signore.” Disse Iwane a Rodolfo. “Si aggirano come ombre tra la campagna, traendo vantaggio dall’indecifrabilità delle tenebre.”
Un attimo dopo una cameriera servì a Rodolfo il vino e le polpette ordinate.
Ma proprio in quel momento, qualcuno si avvicinò al loro tavolo.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Giunti nella locanda, Fountaine, Parsifal e i due assistenti presero posto ad uno dei tavoli liberi.
Ad un tratto uno degli assistenti fece notare al cacciatore di taglie due individui che parlavano fra loro sottovoce.
Erano Rodolfo e Iwane.
“Si, hai ragione…” disse Fountaine al suo assistente “… hanno un qualcosa di sospetto quei due…”
“Cosa facciamo, capo?” Domandò l’altro assistente.
“Ecco, ragazzo.” Disse Fountaine fissando Parsifal. “Ora ti mostrerò come ci si comporta davanti ad individui sospetti.”
Il cacciatore di taglie allora si alzò e si avvicinò al tavolo di Rodolfo e Iwane.
“Salute a voi, messeri.” Sorridendo Fountaine. “Dai vostri abiti e dai modi che tradite, io e i miei compagni di viaggio abbiamo capito che appartenete di sicuro al rango dei cavalieri. Ebbene, col vostro permesso, volevo approfittare del vostro tempo per domandarvi una grazia…”
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