Tafferuille fissò Talia senza dire nulla. La reazione della ragazza aveva preso un po’ tutti di sorpresa.
Fantine restò meravigliata dall’impeto di Talia.
Così come Gobert e Tissier.
“Va tutto bene, Talia?” Chiese Essien.
“Va tutto bene, Essien!” Con disprezzo Tafferuille. “Tutti possono perdere la calma! O forse credevi che la tua Talia fosse davvero Colombina? Ingenua, cortese e solare? Può mettersi tutte le maschere del mondo e truccarsi come le più belle eroine dei romanzi e del teatro, ma finito lo spettacolo tornerà ad essere una ragazza comune, come tutte le altre!”
Prese allora la sua bottiglia e salì sul carro.
“Da oggi, tieni lontano i tuoi attori da me, Essien.” Continuò. “Altrimenti dovrai trovarti qualcun altro da far esibire al mio posto.” Si racchiuse nel suo mantello e continuò a bere, senza rivolgere più la parola ad alcuno.
“Non badarci, Talia…” mormorò Fantine “… ignoralo.”
Anche Tissier annuì alle parole della donna.
Essien invece si limitò a fissare Tafferuille, senza però dirgli nulla.
Guardò poi Talia e le sorrise.
Gli altri allora, raccogliendo maschere, costumi ed attrezzi, salirono poi anch’essi sul carro.
Poco dopo si ritrovarono tutti in teatro.
“Avanti, preparatevi, ragazzi!” Ordinò entusiasta Essien.
Mano a mano, intanto, il teatro andava riempiendosi.
“Quanta gente…” mormorò Gobert.
“Non pensare al loro numero, ma al denaro che porteranno nelle nostre casse.” Fece Essien.
Giunse così il momento dell’atteso spettacolo.
La scena fu aperta da Arlecchino che descrive il folle amore del suo padrone per la bella Colombina.
“E chi è il tuo padrone?” Chiese Ragonda.
“E’ il migliore spadaccino di Francia.” Rispose Arlecchino. “Ma è sfortunato… come Lancillotto, infatti, è il migliore con la spada, ma soffre per amore… Colombina non lo ama… ama il bel Renart, soldato di ventura…”
“E chi sarebbe il tuo padrone?”
“Monsieur Tafferuille!”
“Talia, tocca a te!” Disse Essien alla bella Colombina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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