Gaynor era turbata. Era stata rapita e portata in una dimensione da favola, aveva uno stuolo di servitori al suo servizio, pronti a soddisfare ogni sua richiesta, e lei non ne capiva il senso. L'uomo mascherato la considerava una nemica, eppure l'aveva trattata da regina e le stava ora concedendo ogni lusso. Per quanti sforzi facesse, non riusciva a darsi una spiegazione. Ma la cosa che più turbava Gaynor era lui, l'uomo dagli occhi azzurri, la cui voce bassa e calda la soggiogava... quando le aveva sfiorato la pelle nuda, la sensazione che aveva provato era stata una sorpresa, perchè a lei sconosciuta fino ad allora. Lui era andato via da appena un paio di giorni e Gaynor ne sentiva la mancanza. Avrebbe voluto passare ancora un po' di tempo con lui, con quel misterioso personaggio che aveva rapito lei e la sua mente. Quella prigione dorata le piaceva, dovette ammettere suo malgrado.
__________________
"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
|