Il prigioniero, a quelle parole di Lancelot, rise.
Era una risata beffarda, di chi conosce la morte e non la teme.
“Ti senti forte, vero, capitano?” Disse fissando Lancelot negli occhi. “Non credo che tu sia tanto stolto da sperare di farmi parlare… ma sappi che se anche mi uccidessi, mille altri Gigli Verdi fiorirebbero da questa terra resa lercia dai vostri vuoti valori di libertà ed uguaglianza.” Rise di nuovo. “Sai, capitano… c’eri quasi riuscito… si, davvero… eri quasi riuscito a farmi rinnegare la mia Fede… ama il prossimo tuo, dicono i Vangeli… ma fissando te e tuoi uomini mi viene soltanto il voltastomaco…” il suo sguardo fu attraversato da un lampo “… i miei compagni verranno a cercarmi… ed allora, capitano, rotolerai all’Inferno con un tonfo tanto rumoroso da svegliare anche il più addormentato dei diavoli… ed allora capirai che l’Oltretomba esiste… e laggiù è già stata scritta la tua condanna…”
“Taci, cane!” Colpendolo con forza uno dei soldati.
Uscito dalla stanza, Lancelot spiegò il suo piano al Comandante della Caserma.
“Geniale, capitano!” Esclamò l’ufficiale. “Il vostro piano è semplicemente perfetto! Così sarà quel bastardo a condurci dai suoi compagni!” E sul suo volto si formò un’espressione compiaciuta. “Solo una domanda, capitano… credete che quell’uomo sia proprio il Giglio Verde? Il capo della banda?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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