Gli occhi della preda e del suo cacciatore erano l'uno di fronte all'altro, la lotta era stata vinta dai miei compagni ma tra me e loro e come se fosse stato creato un mondo parallelo, che come unici segni di vita aveva soltanto il battito concitato dei due cuori che erano in lotta. Riuscivo ad avvertire la tensione del mio arco e quella della sua vittima, ero pronto a scagliare il colpo di grazia a codesta miserimma vita...... lasciaì la presa è la freccia andò a conficcarsi a piedi di Mounth scavando un buco profondo tanto della potenza con cui era stata caricata e risposi:
"Ti lascio vivere, non voglio sporcarmi le mani con te....ma sappi una cosa la prossima volta potrebbe andare diversamente...., sono certo che incroceremo nuovamente le nostre strade, messere". Non sapreì spiegare il motivo per cui l'ho lasciato vivere, forse pensaì...."quel gesto potrebbe farlo cambiare o qualcos'altro."
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