A quelle parole di Fountaine qualche monaco protestò, ma il priore, uomo saggio e giusto, dopo una breve riflessione, zittì i suoi confratelli.
“Lasceremo a questi cavalieri ciò che hanno chiesto.” Sentenziò.
“Ma, priore…” tentò di protestare uno dei monaci.
“No, fratello.” Lo interruppe il priore. “E’ giusto così. Il monastero stanotte sarà ben chiuso e nessuno al suo interno potrà mai uscirne… all’alba, se Dio vorrà, scopriremo la verità…”
Così, Fountaine e i suoi ritornarono nella cella in cui il cacciatore di taglie e Parsifal avevano passato la notte.
“Qual è il vostro piano, signore?” Chiese uno dei due assistenti a Fountaine.
“Ci divideremo in due gruppi…” rispose questi “… voi due controllerete il lato Nord del monastero ed il chiostro… io e Parsifal invece sorveglieremo il lato Sud e la Cappella… mi raccomando, massima prudenza…”
“Credete davvero ci sia uno spettro come ha detto Parsifal?” Domandò l’altro assistente.
“Mi hanno insegnato a temere l’odio dei vivi, non la vendetta dei morti…” rispose Fountaine “… e gli spettri non tormentano un luogo santo come questo…”
Poco dopo, i quattro si separarono come aveva deciso Fountaine.
Il cacciatore di taglie e Parsifal, così, col favore delle tenebre, cominciarono a perlustrare il monastero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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