Dopo aver salutato Essien ed aver tentato di tranquillizzarlo, Talia uscì dal teatro e trovò il misterioso fuggitivo inglese ad attenderla.
“Che delitto…” sospirò divertito “… si, davvero un delitto che neanche in nome dell’arte si può giustificare…” si mosse dal muro sul quale si era appoggiato e si avvicinò a Talia “… un volto bello come il vostro non dovrebbe mai essere coperto dal trucco…” la fissò, quasi come si ammira una scultura “… vi preferisco così, senza quel trucco così vistoso… siete davvero incantevole, mademoiselle… peccato non aver portato la spada con me… non si sa mia, magari qualche giovanotto potrebbe lasciarsi ammaliare da voi…” le fece l’occhiolino “…beh, direi che possiamo andare… ah, non ho trovato alcuna donzella disposta a farmi da moglie… sapete, per via di quella storia dell’amante in fuga da un marito geloso… pensate che qualche vostra amica, magari dotata come voi di talento recitativo, potrebbe prestarsi a tale ruolo?” Rise di gusto.
In quel momento passò un ragazzotto su un calesse.
“Volete fare un giro romantico per Ostyen, monsieur?” Chiese al misterioso inglese. “Posso portare voi e la vostra bella per sole tre monete d’argento.”
“E dimmi, ragazzo…” sorridendo l’inglese e lanciando uno sguardo a Talia “… sarà abbastanza romantica la passeggiata che ci proponi?”
“Scherzate, monsieur?” Ribatté il giovane cocchiere. “Nessuno conosce Ostyen come me! Vi sono alcuni vicoletti che sembrano fatti apposta per far sospirare gli innamorati!”
“Eh, peccato che non ci sia quella vostra amica di cui si parlava prima, vero, mademoiselle?” Rivolgendosi l’inglese a Talia. “Già… peccato davvero.” Sorrise nuovamente. “E sia, ragazzo, oggi è il tuo giorno fortunato.” Continuò l’inglese, per poi lanciare una moneta d’oro al giovane cocchiere. “Prenderò in affitto il tuo calesse di Cupido per il resto della giornata!”
“Con questa moneta è vostro fino alla fine della settimana, monsieur!” Afferrando la moneta al volo il ragazzo e saltando giù dal calesse. “Comprendo perfettamente che vogliate restare soli!”
E corse via.
“E ora, mia bella Colombina, possiamo iniziare la nostra passeggiata.” L’inglese aiutò così Talia a salire sul calesse. “Non sarà forse la mitica Carretta di Lancillotto, ma saprà portarci a destinazione.” Aggiunse sorridendo.
Un attimo dopo partirono verso la Place du Peuple.