Fissai messer Cabuan, sorridendo.
"Amico mio, mi date una conferma molto utile. Non dubitate, sapremo ben servirci del nostro prigioniero, fidatevi di me: presto avremo fra le mani il Giglio Verde."
Poi, distogliendo lo sguardo dal mio interlocutore, con un cenno e uno schiocco di dita richiamo a me l'attenzione di una guardia.
"Signor Cabuan, sarei molto lieto se voleste accettare la nostra ospitalità per qualche giorno. Farò preparare una camera per voi, e se avrete la pazienza di concedermi un paio di giorni per sbrigare delle faccende urgenti, presto tornerò a chiedervi di prestarmi i vostri servigi. Naturalmente sarete ben ricompensato per questo. Ed ora, se voleste seguire questa brava guardia, ella vi condurrà nelle vostre nuove stanze. Io e il Comandante abbiamo degli affari impellenti da sbrigare."
Così parlando, prendo per il braccio il Comandante e mi allontano di diversi passi. Poi prendo di nuovo la parola, avendo cura di non essere udito da Cabuan.
"Comandante, predisponete tutto come siamo d'accordo. Con un'unica variante: quando lasceremo la caserma all'inseguimento del prigioniero, il signor Cabuan verrà con noi. Nessuno dovrà dirgli nulla, prima della notte stessa in cui il piano prenderà corpo. Se ha davvero visto in faccia il Giglio Verde, la sua presenza ci sarà fondamentale per identificarlo. Qualora fosse invece un traditore, avendolo dietro sarà più facile tenerlo sotto controllo ed, eventualmente, smascherarlo."
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Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi
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