Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 30-11-2011, 03.01.02   #1378
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Eh, cosa volete farci, mademoiselle…” sospirando il misterioso inglese “… pur se è avvilente, è proprio la verità… non sono riuscito a convincere nessuna ragazza a farmi da moglie… eppure, mentre vi attendevo, mi sono passate davanti ben tre affascinanti popolane…” assumendo un’aria vagamente divertita “… la prima era una tipica bellezza di borgata… capelli lunghi e nerissimi, prosperosa e con un’espressione a metà tra il malizioso e l’insofferente… le ho fatto la mia proposta, ma probabilmente nel momento sbagliato… il suo ragazzo l’aveva appena lasciata e il solo sentir nominare la parola matrimonio l’ha mandata su tutte le furie… poco dopo è passata un’altra ragazza… questa aveva l’aria più distinta e sembrava volersi atteggiare con modi alquanto sofisticati… era biondissima e con uno sguardo non troppo diverso da quello che doveva avere la mitica Didone… ma, purtroppo per me, era seguita da almeno tre spasimanti ed io detesto mettermi in fila… ma, proprio mentre disperavo di trovare una moglie da portare a spasso per Ostyen, ecco che è comparsa lei… capelli castani e occhi languidi, abbigliata con un abitino non troppo appariscente… sono anche arrivato a conoscerne il nome… Veronique… ah, adoro le donne francesi…” sospirò nuovamente “… ma quando le ho proposto di fingersi mia moglie… beh, credo abbia frainteso, visto che mi ha quasi trascinato a forza nella chiesetta più vicina…” sbuffò “… si vede che il destino vuole lasciarmi alla mercè di quel marito geloso…”
Il calesse procedeva lungo la strada affollata.
Il Sole tingeva le case di Ostyen con il suo alone purpureo, rendendo quello scenario come incantato.
Un’aria crepuscolare e malinconica dominava attorno a loro, mentre le colline oltre l’abitato sembravano riflessi di mondi lontani ed estranei da ciò che stavano vivendo.
“Volete sapere cosa ci attende?” Fissando nuovamente Talia. “Diciamo che voglio far visita ad un vecchio amico… sperando di trovarlo… ora però che ci penso…” assumendo un’aria sarcastica “… non ho ancora escogitato come giustificare la vostra presenza… forse perché neanche io ho compreso il motivo che vi ha spinto a seguirmi…” accennò un lieve sorriso “… perché vi siete offerta di accompagnarmi? Da piccolo, ricordo, a scuola per risolvere i problemi di geometria ci davano tre risposte tra le quali scegliere quella esatta… vediamo... scanzonata: eravate forse annoiata dalla tranquilla vita da commediante, decidendo dunque di prendervi una mattinata di svago? Audace: forse avete un appuntamento con uno spasimante segreto ed io vi ho dato il pretesto per lasciare la vostra compagnia teatrale? Ed infine… romantica: forse mi avete seguito con la speranza di potermi strappare un altro bacio?” Rise di gusto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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