"Voi...andate presto, laggiù si trova un villaggio di pescatori, andate a chiedere aiuto e di raggiungerci, dite che mio marito è ferito e abbiamo bisogno di un dottore". La moglie di Lord Carrinton si rivolse a Gaynor, che ancora tremava, sconvolta dalla furia dell'uomo verso l'eunuco. Si affrettò quindi ad uscire dal covo per la strada indicatale dalla donna. Si ritrovò così in uno stretto corridoio di pietra, alla cui fine si intravedeva una luce fioca. Lo percorse tutto correndo, la fredda aria autunnale filtrava dall'esterno, pungendole tutto il corpo. Si ricordò allora di indossare soltanto la tunica...
Povera me, arrivare vestita così in un villaggio di pescatori!
Finalmente Gaynor arrivò all'uscita, accorgendosi che si trattava di una grotta a mala pena visibile, posta tra le rocce di una splendida baia. Battendo i denti a causa del freddo, si fece coraggio e prese ad arrampicarsi su per le rocce. Quando arrivò in cima, era tutta un graffio, persino la preziosa clamide si era strappata. Cominciò a correre per l'unico sentiero che le si era presentato davanti e, dopo un tempo che le parve interminabile, con i piedi lacerati e sul punto di congelare, giunse finalmente nel villaggio di cui le aveva parlato Lady Carrinton. Lì c'erano alcuni pescatori intenti a ricucire le loro reti. A loro Gaynor si rivolse quasi senza fiato: "Presto, signori, c'è bisogno di un medico laggiù nella baia! Un uomo è stato azzannato da un lupo, ha urgenza di essere medicato..."