Quelle parole di Talia.
Poi un fischio.
“Ehi, che caratterino!” Esclamò il misterioso inglese. “Non volevo certo minimizzare o, peggio, denigrare il vostro avermi tirato fuori dai guai, mademoiselle!” La fissò ed accennò un sorriso. “Eh, fortuna che non sono tra i vostri spasimanti, altrimenti mi avreste spezzato il cuore! Salvato non per amore, ma solamente per il vostro amor proprio! E sia, me ne farò una ragione!” La fissò nuovamente e poi si abbandonò ad una sonora risata. “Perdonatemi, mia deliziosa Alcesti. Vi sono debitore e nulla cambierà questa cosa. Ve ne sono grato come un Admeto appena strappato alla morte dalla sua virtuosa moglie.”
Arrivarono finalmente alla Place du Peuple.
L’inglese fermò il calesse in uno stretto vicoletto laterale e saltò giù.
Aiutò poi Talia a scendere dal calesse.
Ma le sue braccia non lasciarono subito la ragazza.
“Vi sono grato per ciò che avete fatto…” disse fissandola negli occhi “… sono qui per aiutare un amico e se non fossi sicuro di potervi proteggere, non vi avrei mai lasciata venire con me…” i suoi occhi era fissi in quelli di lei “… perdonatemi se non vi ho detto nulla di me, ma l’ho fatto solo per proteggervi… meno sapete, meglio è…”.
Per un attimo il viso di lui si avvicinò al quello di lei e quasi le loro labbra arrivarono a sfiorarsi di nuovo.
Poi, quasi con uno sforzo, il misterioso fuggitivo si fermò ed accennò un sorriso.
“Credo sia meglio andare…”
Uscirono così dal vicoletto.
“Vi consiglio di far sparire quel broncio, mia deliziosa Colombina” mentre si avviavano verso il centro della piazza “o farete fallire miseramente il mio piano. Vedete, visto che non sono riuscito a trovare nessuna aspirante moglie, ho pensato di spacciarvi come mia innamorata. Dopotutto siete un’attrice e calarvi in ruoli difficili e impensabili è il vostro mestiere.” E rise di gusto.
Un attimo dopo si ritrovarono di fronte ad una caserma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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