03-12-2011, 12.42.37
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#1414
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Eravamo entrati nella caserma come se non ci fosse niente di più naturale... l’inglese, al cui braccio ero ancora appoggiata, camminava sereno a testa alta, sorrideva, sembrava assolutamente a suo agio... io, invece, non lo ero affatto!
Era una follia esser lì: lo avevo visto io stessa scappare dalla Guardia Repubblicana, l’avevo visto nascondersi per non esser trovato, avevo visto i soldati con le mani sull’elsa della spada pronti a sfoderarla... qualsiasi cosa avesse fatto, dunque, era chiaro che una caserma non era precisamente il posto più adatto a lui in quel frangente.
Eppure eravamo lì... e sembrava che il mio accompagnatore avesse addirittura voglia di scherzare.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Non abbiate timore, mademoiselle…” disse l’inglese “… è meno brutto di quel che sembra. Ah, spero di non avervi fatto arrabbiare nuovamente, quando poco fa vi ho presentata come mia moglie… ma ho dovuto farlo proprio per preservare la mia incolumità e, ovviamente, il vostro amor proprio che vi ha spinto a salvarmi.” Sorrise.
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Lo osservai per un breve istante... poi anche io sorrisi.
Gli sorrisi quasi ammirata.
Inspirai, quindi, e tentai di rilassarmi... dopotutto se lui non era preoccupato, forse neanche io dovevo esserlo, pensai.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Chi siete?” Avvicinandosi una sentinella.
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Avevamo quasi raggiunto la scala dall'altra parte del cortile della caserma quando venimmo fermati.
“Oh... bonsoir!” dissi, voltandomi verso la sentinella ed esibendomi in un minuscolo inchino, mostrando quasi sorpresa.
Poi spostai gli occhi sul mio sedicente marito, ostentando una devozione tale da impedirmi di parlare prima di lui, ma segretamente chiedendomi dove accidenti volesse andare a parare.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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