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...una nebbia densa ed irreale ha avvolto i miei pensieri crepuscolrai nel calare della sera, solo il lamento di un cane solitario ha riportato la mia mente al presente incerto costellato di ricordi incorporali dove la virtualità delle sagome irrazionali ha preso padronanza sull'immaterialità della mia persona...è triste realizzare la propria assenza e continuare a fingere a se stessi di non appartenere a quel tempo decantato e declamato, come se una nuvola rossa carica di dolore continuasse ad offuscare l'incedere di un passo tremolante completamente irresponsabile nell'immaginarsi ancora vivo, quando le nebbie del passato lo hanno relegato in una sorta di "grotta di cristallo" dove vede scorerre la lucida follia dei meandri diroccati della sua mente...ha forse senso che continui a camminare ora che il suo regno di carta è ritornato nei romanzi cortesi e nelle pieghe della vecchia ragione umana? Ha forse senso che continui a illudere se stesso per mezzo della sua rinascita virtuale?....Forse la Filosofia e mistiche scienze perdute potrebbero risposndere ai quesiti da me formulati, ma non è più il tempo della razionalità e della ragione, questo è il tempo di partire...
Taliesin, il bardo
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