Le parole di Talia.
Poi gli sguardi di Guisgard e di Missan.
“In effetti vi è del buono in ciò che dite, mademoiselle…” disse il Ginestrino “… il nostro sir Guisgard è un attore nato… era riuscito ad ingannare anche me… e poi è straordinaria la sua abilità nei travestimenti…” accennò un sorriso “… sapete, mademoiselle, fossi in voi sarei molto attenta nel credere ad un uomo tanto scaltro… magari anche il suo corteggiamento faceva parte del gioco…”
“L’unica farsa qui sono i valori della vostra repubblica, Missan…” intervenne Guisgard.
“Eh, che uomo il nostro sir Guisgard…” con un ghigno l’ambasciatore “… sa sempre leggere ogni situazione… sa bene che negare è ormai inutile… è finita, amico mio.” Compiaciuto Missan.
“E sta bene, Missan…” accennando un sorriso Guisgard “… avete voi gli assi in mano…”
“Mandarvi al patibolo” mormorò il Ginestrino “sarà il mio trionfo.”
“Ma dimenticate che io sono il Giglio Verde…” fissandolo Guisgard “… potrei usare mille modi per salvarmi… anche dar fuoco a questo palazzo… e se anche perissi in quell’incendio, io volerei diritto in Cielo… voi invece no di certo!” E rise.
Missan lo fissava.
Guisgard fissò poi Talia.
“Forse vi ho spezzato il cuore poco fa…” sussurrò alla ragazza “… ma ora non vi accadrà più nulla…” le sorrise “… Missan…” rivolgendosi al Ginestrino “… vi propongo un patto… mi consegnerò senza fare resistenza… ma Talia deve essere liberata.”
“E’ un altro dei vostri trucchi?”
“Avete la mia parola che mi farò condurre al patibolo senza tentare la fuga.” Rispose l’inglese. “Ma Talia deve essere liberata.”
“Mi assicurate questo?”
“Si, Missan…” annuì Guisgard “… avete la mia parola…”
“E sia.” Fissandolo Missan.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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