Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
A quelle parole di Gaynor, il capitano rise di gusto.
“Si vede che non siete una donna di mare, madame!” Esclamò. “In verità non ci siamo neanche mossi! Quel canto era in inglese, non in francese!” Sorrise. “Ora preparatevi… domani all’alba salperemo per Calais e voi ritornerete in patria.”
Si congedò dalla bella Ginestrina e raggiunse i suoi uomini sul ponte.
Cominciarono così i preparativi per il viaggio verso la Francia.
La notte trascorse così, tra gli ultimi canti dei marinai ed il rumore di qualche battello che attraversava quelle acque.
All’albeggiare, la baia si tinse di un alone rosato, che posò sulle calme acque del mare infiniti riflessi man mano sempre più dorati.
Le vele furono sciolte e subito si gonfiarono, facendo scricchiolare gli alberi della nave ed ondeggiare lo scafo.
L’ancora fu issata e finalmente la nave cominciò a muoversi.
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Gaynor passò la notte in bianco. Era troppo scossa per dormire, i pensieri le si accavallavano nella mente suo malgrado. Finalmente arrivò l'alba, e con essa la partenza. Fra poco avrebbe rivisto la Francia, la sua splendida terra... ma nessuno l'aspettava, nessuno sapeva che lei stava tornando. Questo pensiero la intristì, facendola sentire sola... la sua famiglia era lontana, dall'altra parte del paese, e De Jeon e Missan erano impegnati nella loro lotta, tanto forse da non preoccuparsi nemmeno della sua assenza.
Chissà cos'ha in serbo per me il destino...