14-12-2011, 13.24.48
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#1558
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Sembra il copione per una bella storia…” disse Tafferuille fissando i tre ragazzini e avvicinandosi a Talia e ad Essien “… magari da mettere in scena per il prossimo spettacolo…” e sorrise ai due.
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“Si, una bella storia...” mormorai “Bella come un sogno. E, come un sogno, fuggevole!”
Ricambiai debolmente il sorriso ai loro sguardi interrogativi, poi voltai loro le spalle e mi avvicinai alla finestra che dava sulla strada sottostante...
C’era un sacco di gente per strada, gente che gridava e gente che festeggiava, gente che correva avanti e indietro... la notizia della caduta della Repubblica stava circolando alla velocità della luce e tutti sembravano oltremodo felici e pieni di una nuova vitalità...
“Com’è volubile l’animo umano...” mormorai tra me e me “Un giorno si festeggia per la caduta del vecchio regime, il giorno seguente per la caduta di quello nuovo... Per la maggior parte di quelle persone, probabilmente, non fa differenza chi sia al potere o chi sia appena caduto. Non conoscevano i Ginestrini e non conoscono l’uomo che, con tanto coraggio, li ha liberati dalla loro follia a rischio della propria vita... La speranza guida quella gente e li spinge a festeggiare... la speranza di una vita nuova, un po’ meno dura, un po’ più facile. Indipendentemente da chi sia al potere, indipendentemente da quanti pericoli abbia dovuto affrontare colui che li ha liberati... Forse un po’ invidio questa gente!”
Sospirai...
Colui che li aveva liberati... colui che aveva liberato Animos e la Francia...
Mi chiesi dove fosse quell’inglese intrepido in quel momento... l’uomo noto a tutti come il Giglio Verde, ma che per me aveva un volto e una voce, e risvegliava nella mia mente un mare di emozioni intense...
Lo immaginai su di una nave diretto in Inghilterra... la sua terra, la sua casa... non avevo mai visto l’Inghilterra e probabilmente non l’avrei vista mai, ma la immaginai come un’isola felice: verdeggiante, baciata dal sole e da ogni sorta di benedizione... un luogo meraviglioso in cui tornare...
La mia mente accarezzò quell’immagine per qualche momento...
Ero felice... felice che fosse sano e salvo, felice che fosse riuscito a sfuggire a Missan e che fosse riuscito a sconfiggerlo, come aveva sconfitto De Jeon...
Ero felice... continuavo a ripeterlo... felice! Dovevo esserlo!
Eppure qualcosa si agitava e smaniava dentro di me. Qualcosa a cui non sapevo, o non volevo, dare un nome.
Sollevai gli occhi al cielo... un cielo terso, limpido e soleggiato come non lo si vedeva da tanto tempo... forse anche lui lo stava guardando in quel momento... lo stesso cielo...
Sorrisi a questo dolce pensiero... mentre una calda lacrima scendeva a rigarmi la guancia.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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