Cittadino di Camelot
Registrazione: 28-07-2011
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Grazie a tutti dei doci pensieri,delle belle e delicate immagini.
Grazie di cuore.
Permettetemi un gioco..
La Corona di Poesia
Camelot..le sue dame,i suoi cavalieri,desideri e pensieri..
E riunirsi,emozionarsi,stare insieme in un giorno che scorre come una poesia negli occhi..
Lady Gonzaga sospira mentre stringe tra le mani la pergamena sulla quale ha appena impresso i versi del suo cuore..
"Petali di rose vorrei che piovessero dal cielo per questo Natale e tracciassero un sentiero che conduce ogni cuore nobile alla città dei sogni."Dice la dama voltandosi verso le compagne.."e polvere di stelle a edificare castelli di luce ove avvolgersi nel calore dei desideri..non trovate che sarebbe meraviglioso se tutto questo si concretizzasse a Camelot nel mattino della venuta del Santo Bambino?"
Lady Altea annuisce,continua a scrivere,chiude gli occhi ed immagina..
"E se queste parole che su carta danno forma ai versi della poesia si animassero come Angeli a guidarci sui sentieri di cui dite,milady?"Riflette sui versi che ha appena composto."Sapete cosa penso,Lady Gonzaga?Che quanto dite è possibile..è possibile ogni giorno nella nostra Camelot quando ci stringiamo l'un l'altro intorno ai sentimenti che ci albergano nel cuore e facciamo nostra la gioa di ciascuno così come la malinconia che a volte ci prende.."Accenna poi col capo in segno di asserimento:"Si,è proprio come immagino,e questi versi stanno assumendo il volto di ciascuno di noi,con i sorrisi e i rossori che lo ravvivono.."
Poco distante nella sala,su un altro scrittoio,se ne sta milady Mordred Inlè,sognante,il suo foglio è ancora immacolato ma la sua fantasia accesa e fervida le propietta agli occhi le forme di un mondo ideale..
"Ci pensate se in Camelot Cavalieri e dame si occupassero sempre e solo di fiori?I fiori,puri e meravigliosi,variopinti e profumati che sbocciano nelle forme più inconsuete..potrebbero chiamarsi Mordred o Artù o Ginevra,o Lancillotto,tutti di pari valore,tutti allevati da mani gentili,tutti insieme in un unico giardino come la storia delle meraviglie che abbraccia cavalieri e dame di ogni tempo.."Sussurra lady Mordred Inlè,"ed io potrei metterli tutti insieme in un racconto,ove accennerei a come esiste un mondo di eguaglianza,di pace,di ideali,di libertà di pensiero e rispetto per ogni creatura.."
E si perde nei suoi pensieri..
"Lady Mordred,il vostro spirito di uguaglianza mi ispira una dolce melodia.."Risponde Elisabeth da un cantuccio della stanza in cui ha preso posto all'antico organetto.."Io credo che i vostri versi possano essere convertiti in note che si elevano al Cielo,e un coro di Angeli sarebbe udibile se provassimo ad ascoltare il cuore"riprende volgendosi a Lady Gonzaga e a lady Altea."Dovremmo riunirci più spesso,come oggi,a condividere questi momenti.Chissà se i cavalieri hanno voglia di unirsi a noi in questa calda atmosfera..a proposito,ma dove sono?"
E prende a suonare un canto dell'avvento..
Risponde lady Gaynor mentre dispone i doni per ognuno:"Sicuramente fuori,impegnati in imprese cavalleresche,prepariamo tutto noi dame,disponiamo ogni cosa proprio come in un romantico quadro d'altri tempi.Ricordate gli arazzi di una volta?Noi tutti impressi in quelle trame raffinate di fili annodati in orditi superbi.Il Natale,i doni,tutti noi,come in una scena da romanzo,un ritratto ricamato.E quando tutto sarà pronto per il banchetto,ci faremo raggiungere dai cavalieri per sorprenderli."
E mentre lascia che i pensieri ad alta voce arrivino alle amiche continua a trarre i doni,confezionati con tanta cura,dal grande baule,accomodandoli avendo premura di accostare ad ognuno il nome di chi è destinato a riceverli.."
"Gaynor cara."Dice lady Talia,"Che teneri pensieri hai espresso,Anche io ho preparato i dolci pensando ad ognuno di noi,ad ogni ciliegina ho invocato una benedizione affinchè i desideri di questo Natale possano esaudirsi.."
Intanto accomoda i dolci sul tavolo.."E ho preparao tanti dolci quanti siamo,così ognuno potrà avere candeline da spegnere in un giorno qualunque che ci accomuna,che non sia il compleanno ma il Natale.."
"Che magico Natale con tutti questi doni,con tutti questi desideri,con tante dolcezze e profumi incantevoli."Esclama lady Sakijune."
"Che belle queste torte,ognuna sembra avere il cuore di pasta di zucchero che si cela nell'armatura dei nostri valorosi cavalieri..Ma perchè non li convochiamo subito e dividiamo con loro questi momenti di attesa e di preparativi?"
"Fantastica idea,ora provo a chiamare ognuno di loro per farli giungere qui..così,magari,iniziamo ad assaggiare qualche dolce."Dice divertita lady Anne.
Ma con suo rammarico,prova a cercare tutti i cavalieri di Camelot e nessuno è reperibile.
"Oh!mie amiche,sembra che nonostante la fredda aria,tutti abbiano deciso di imbattersi in giostre o tornei,oggi,giacchè alcuno risponde.Qualcuno dovrebbe preoccuparsi di raggiungerli nei boschi che circondano il regno ma,ahimè,io non so muovermi bene nei dintorni,sono nuova e rischierei di smarrirmi,cosa facciamo?"
E proprio mentre Anne sta ancora preoccuopandosi di rintracciarli,ecco giungere insieme Lady Dafne e sir Hastatus.
Portano fiori freschi dal giardino,doni e tanto amore ai loro amici.
"Potrei cercarli io uno ad uno,"esclama il cavaliere.Sono certo che potrei trovarli in un batter d'occhio.Oramai conosco anche gli angoli più reconditi di Camelot."
"Ed io aiuterei voi tutte a guarnire ancora tante torte."Dice la dolce dama Dafne.
"Dolce Anne,non disperate..e buon Hastatus,siete sempre gentile e premuroso,ma sembra che qualcuno abbia udito.."Dice lady Brianna mentre se ne sta sognante dietro la vetrata della grande sala.."E' giunto appena un uccellino,chiediamo a lui di raggiungerli e portare ad ogni cavaliere un nostro messaggio.."
"Si!"Tutte in coro.
Ed affidano al passerotto un messaggio per ognuno.
(continua)
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