"Verrà il giorno
in cui lui ritornerà
fermandosi alla tua porta.
Come un tempo i gradini salirà
sicuro di essere atteso.
Tu cosa dirai, quando lui entrerà,
cercando tra gli altri il tuo volto?
Paura avrai, quando ti guarderà,
che possa trovarti cambiata.
Sorridi ora, aprimi ora la porta,
ancora sarà Natale, vedi che sono tornato.
E ridi ora, aprimi ora la porta,
con me tu riderai, ora che sono tornato.
Polvere e vento
con sé lui porterà...
profumo di terre lontane.
Lui che ha visto i paesi e le città
che tu hai soltanto sognato,
chissà oltre il mare
quante cose ha lasciato...
E tu che hai soltanto aspettato
dall'ombra uscirai, spiando il suo volto,
stupita nel primo vederlo.
Sorridi ora, aprimi ora la porta,
ancora sarà Natale, vedi che sono tornato.
E ridi ora, aprimi ora la porta,
con me tu riderai, ora che sono tornato..."
(NATALE - tratto da "Cercando l'oro" 1983 Angelo Branduardi)
Attraverso un personalissimo e lontanissimo ricordo, ho voluto donarvi miei giovani viandanti, questa perla nascosta del mio caro amico Spiriglione, meglio conosciuto come Angelo Branduardi: era un periodo di crisi artistica ed incredibilmente stazionaria, in un tempo contraddittorio che scorreva lento, tra nuove mode musicali e patinati rozzi signori cibernetici, orgoglio dei manicomi. Passegiando tra i muschi sempreverdi e gli aghi di pino alle pendici del mio vulcano spento, l'Artista ritrova il senso dell'Attesa, come personificazione stessa dell'evento: nacque così "Natale".
E se riuscirete a decifrare tra i meandri della virtualità bizzarra anche le sue note, sarete avvolti da quella magia che ancor'oggi mi sostiene come tanti anni fa...
Buona lettura e buon ascolto dunque, e soprattutto sorridete, ora che sono tornato....Buon Natale.
Taliesin, il bardo