Buonasera a voi tutti.
Sir Hstatus,domani vi accoglierò nei pensieri agurandovi d'essere forte e brillante,sperando che non sia troppo penoso per voi il giorno che si schiuderà.
Lady Altea,io credo che la vostra bambina non possa che avere un'indole gentile come la madre,certamente.
In questa sera un po'..così,fatta di pensieri e riflessioni,mi ricordo di una poesia di Hikmet.
Non so a chi sia ispirata realmente,immagino alla sua amata.
Stasera la leggo molte volte,ed ogni volta quella parola "donna",quella frase "benvenuta,donna mia,benvenuta",assume immagini diverse,sfaccettature particolari.
Questi versi,le sue ricchezze e le sue catene sciolte..
Ve li lascio affinchè,se lo desiderate,anche voi in quell' immagine di "donna" possiate accogliere chi ò ciò che sa donarvi amore,calore.
Che "donna"sia l'amante,la felicità,la figlia,la sorella,la madre,la fede o,perchè no, la Vergine Santa che ci ha appena mostrato la radiosa Luce che viene dal suo Bambino.
Si,è la Vergine che io vi vedo riflessa in quell'immagine di donna.."hai riso e rose hanno fiorito le sbarre"..
E poi una melodia..
Che questi siano per voi giorni lieti e notti di quiete per l'animo.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
certo sei stanca
come potrò lavarti i piedi
non ho acqua di rose né catino d’argento
certo avrai sete
non ho una bevanda fresca da offrirti
certo avrai fame
e io non posso apparecchiare
una tavola con lino candido
la mia stanza è povera e prigioniera
come il nostro paese.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
hai posato il piede nella mia cella
e il cemento è divenuto prato
hai riso
e rose hanno fiorito le sbarre
hai pianto
e perle son rotolate sulle mie palme
ricca come il mio cuore
cara come la libertà
è adesso questa prigione.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!