Goz ascoltò prima le parole di Elisabeth e poi quelle di Daniel.
“Milady, ragazzo mio…” fissando i due “… io non comprendo il vostro astio verso lady Isolde…”
“Capitano, se scendessi da questo Carrozzone sarebbe meglio per tutti…”
“Milady, vi prego…” cercando di tranquillizzare la donna “… voi non avete fatto niente di male a nessuno ed io, in qualità di capitano, ho il dover di prendere le vostre difese…” si rivolse poi nuovamente ad Elisabeth e Daniel “… signori, a me le minacce non piacciono… dunque vi prego di recare rispetto per tutti coloro che si trovano su questa imbarcazione…”
Le stanze ospitavano ciascuna due persone e furono così distribuite: Gaynor e Isolde, Elisabeth ed Altea, il maestro di questa e Daniel.
Infine, in una stanza più grande, presero posto Cavaliere25 e i due monaci che erano con lui.
Recitate le preghiere della sera e data la buonanotte al boscaiolo, Jovinus e Plautus si coricarono.
Isolde, intanto, entrò nella sua stanza e si sedette sul letto, attendendo che anche Gaynor giungesse.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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