Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19-01-2012, 01.07.57   #213
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
A quelle parole di Altea, Goz non disse nulla.
Fissò la vasca e nel vedere i cigni nuotare, la madre col suo piccolo, un velato sorriso ingentilì il suo volto rude.
Era un uomo dalla robusta stazza e dai modi non propri gentili.
Era loquace, aveva gli occhi attraversati da una chiara vivacità e gesticolava abbondantemente, come amano fare molte persone del Sud.
La sua andatura era dinoccolata e quasi sempre un largo sorriso era sospeso sul suo viso.
I suoi uomini lo temevano e lo amavano allo stesso tempo e questa cosa, come affermava Tucidite, è di gran lunga la più importante virtù da possedere per un capo.
Goz appariva simile a quegli uomini capaci di dominare sempre i propri sentimenti, pur essendo votati ai propri istinti e ai propri impulsi; fondamentalmente un animo buono, a tratti ingenuo, in altri momenti di un fanciullesco egoismo ed affascinato dal magnifico e dal meraviglioso.
Chi scrive ha conosciuto tutti i lati del suo carattere, ammirandone i pregi e biasimandone le debolezze.
E può ben raccontare la cupa sensazione che prendeva forma nel suo sguardo, ora che stava fissando quei cigni.
“Mi chiedete cosa davvero mi rende triste, milady?” Parlando ad Altea, pur senza voltarsi verso di lei. “Forse vedere la felicità, riconoscerla, arrivare quasi a sfiorarla e gridando per fermarla, mentre essa si allontana indifferente al mio dolore…” poi si destò “… è stata di vostro gradimento la colazione, signori?” Rivolgendosi a tutti loro. “Bene, allora vi consiglio di raggiungere il ponte del Carrozzone… tra un po’ supereremo l’ansa settentrionale del Calars e allora ai nostri occhi si mostrerà una regione sconosciuta ai nostri simili… le sorgenti del Calars non sono lontane…”
Un marinaio gli si avvicinò e riportò il messaggio di Gaynor.
Goz annuì e raggiunse la ragazza sul ponte.
Isolde lo fissò e decise di seguirlo, restando però a debita distanza.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso