La luce della lanterna aveva ferito i miei occhi. Feci appena in tempo a sussultare e a lanciare un gridolino di sorpresa.
Nel bagliore del fuoco riuscii solo a vedere le sagome di quegli uomini. Una parte di me era incuriosita, ma qualcosa mi gridava pericolo.
Li guardai a occhi sgranati e mi appiatti contro la liscia superficie del mio giaciglio, come se la terra avesse potuto proteggermi. Quegli uomini dicevano parole che non comprendevo del tutto.
L'istinto prese il sopravvento e cercai di gettarmi in acqua, convinta che il Blu mi avrebbe accolta e protetta, ma non ottenni altro che schiamazzi e schizzi d'acqua disordinati.
Fammi tornare a casa! Gridai con disperazione, nella mia mente.
Annaspai e gridai. Era la prima volta che sentivo la mia voce. Quel suono mi spaventò. Non avevo mai sentito un ululato così spaventato ed esitai a credere di esserne stata io l'artefice.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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