La misteriosa ragazza sfiorava e scrutava i capelli della fanciulla che le aveva chiesto il suo nome.
“Non si usano nomi?” Turbata la donna. “Ma da dove vieni? Sei forse una pagana o roba simile?”
Altre tre ragazze si avvicinarono alle due e tutte fissavano incuriosite la misteriosa ragazza catturata sulla spiaggia.
“Dice che non ha un nome…”
“Che sciocchezze… forse è matta…”
“Forse ha perso il senno per lo spavento…”
“Parla a bassa a voce… Paula… sta tremando di paura… non parla più ormai…”
Tutte, allora, fissarono Paula che se ne stava in un angolo a tremare e a fissare il vuoto.
La notte trascorse muta, come un’ombra che attraversa, per un istante, la luce.
L’alba giunse presto.
Forse troppo presto.
E dopo un po’ le porte si aprirono.
Le ragazze furono prese a gruppetti di due o tre per volta e condotte chissà dove.
Fino a quando giunsero a prendere anche la misteriosa ragazza senza nome.
La condussero in una vasta ed affollata sala, sopra una sorta di palco.
Mille occhi furono subito su di lei.
Poi un uomo cominciò a parlare alla platea.
“Signori…” disse “… e ora il pezzo pregiato… guardatela… guardatela bene…” indicando le forme sensuali della misteriosa ragazza “… è una meravigliosa barbara… ignora i nostri costumi e le nostre tradizioni… non conosce neanche la nostra lingua e con ogni probabilità venera qualche antico culto fatto di primitive e istintive ritualità… ma cosa importa se non comprende nessun idioma del mondo civilizzato? Guardatela, signori… sarà il suo corpo a parlare… la pelle morbida e vellutata, i lunghi e voluminosi capelli… avanti, miei signori… chi desidera acquistare questa meravigliosa schiava? Chi è disposto a pagare per godere della sua bellezza e per deciderne il destino? Fate le vostre offerte allora!”
Un attimo dopo si scatenò una furiosa ed agitata asta.
Tutti bramavano quella misteriosa e bellissima ragazza senza nome.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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