"No!" Gridai, cercando di liberarmi. "Voi non potete!"
Inutilmente opposi una strenua resistenza.
Dentro di me mi posi molte domande e qualcuna trovò risposte in angoli della mia memoria: gli uomini erano crudeli, ci raccontava il vento, e ci ammoniva a rimanere lontane dalle città e dai luoghi da loro abitati. Era tutto inutile.
Rimasi immobile e guardai con pietà i miei carcerieri.
"E' dunque questo l'unica cosa che conoscete? La sopraffazione, il dominio e..." cercai di ricordare "il vostro denaro?" Sfiorai la mano che mi tratteneva e, delicatamente, la scostai dal mio braccio. "Farò quello che mi imponete, ma nessuno può dire di essere padrone della mia vita."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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