Chantal si accasciò, vinta dal dolore, dalla paura e dalla fatica.
Monty la fissò con un ghigno: ora, infatti, la ragazza era una facile preda.
“Monty!” Gridò all’improvviso una voce. “Cosa fai, idiota!”
Era Vayvet uscito sul viale, aggrappandosi a fatica alla governante di Chantal.
La donna, nel vedere la ragazza svenuta ai piedi del brutale fuggiasco, si sentì morire.
“Cosa stai facendo, grosso idiota?”
“Ma…” farfugliò Monty “… capo, è solo una stupida ragazza… temi possa vendicarsi? Non temere, quando avrò finito con lei la strangolerò e sotterrerò nel suo stesso giardino.”
“Imbecille…” a denti stretti Vayvet “… in che modo poi riusciremo a fuggire? Credi che basterà la tua brutta faccia come lasciapassare?” Fissandolo. “Siamo braccati dalle guardie del vescovo” continuò Vayvet “e da quelle del Gastaldo… senza ostaggi finiremo in una morsa, pezzo di idiota… ora riporta quella ragazza in casa…”
Monty fece come il suo capo gli aveva ordinato.
Il fuggitivo, infatti, portò Chantal in casa, lasciandola davanti al cammino acceso.
Vayvet allora lo colpì con un pugno.
“E questa è l’ultima volta che disobbedisci ad un mio ordine…” disse a Monty “… non voglio correre il rischio di finire impiccato a causa delle tue bramosie… la prossima volta ti sgozzerò come un maiale… intesi?”
“Si…” mormorò Monty rialzandosi “… si, capo…”
E tornò a fare la guardia attorno alla casa.
Ma appena andato via Monty, Vayvet si appoggiò alla parete.
L’essersi alzato e l’aver colpito poi Monty, gli aveva riaperto la ferita.
“Santa Vergine…” fece la governante “… sanguinate di nuovo…”
“Non badate a me…” a fatica Vayvet “… pensate piuttosto alla ragazza… lo spavento le ha fatto perdere i sensi… a me serve solo un po’ di riposo…” e cadde a terra privo di conoscenza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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