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Vecchio 27-01-2012, 03.34.26   #418
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard lasciò Talia e serrò i pugni.
Una smorfia di dolorosa e vana disperazione attraversò il suo volto.
Si portò le mani prima sul viso, poi fra i capelli.
Fissava il Cielo, cercando un senso, un perché a tutto quello.
“Avrebbe potuto uccidere anche te…” mormorò, tornando a fissare Talia “… lui mi ha sempre odiato… e non ha mai perdonato il maestro per…” non riuscì a continuare.
Sospirò.
“Talia…” riprese “… il maestro mi amava ed io sono riuscito solo e sempre a deluderlo… ed è morto a causa mia… se fossi stato qui…” fissò il lago “… avrebbe potuto uccidere anche te…” si voltò a guardarla “… e forse l’avrebbe fatto se non ci fosse stato quel…” esitò “… quel voto…” lasciò che il vento gli soffiasse sul volto “… non tornerà… no, non tornerà qui… ai suoi occhi non vi è nulla qui capace di farmi ritornare… lui non può immaginare che…” poi ripensò a quel ricordo di Talia “… la spada…” sussurrò.

L’acqua veniva spruzzata in ogni direzione.
La figura, agile e allo stesso tempo forte, del maestro sembrava librarsi in aria come se fosse il suo elemento naturale, per poi tornare in acqua.”
“Cosa stai facendo, maestro?” Chiese Guisgard.
“Mi alleno con un colpo segreto…”
“E’ efficace?”
“Se eseguito correttamente” rispose il maestro “nessuna difesa è capace di annullarlo.”
“Che colpo è?”
“E’ un colpo che solo i cavalieri del mio ordine conoscono… Il Colpo della Mezzaluna Nascente...”
“Un giorno mi insegnerai ad eseguirlo, maestro?”
Il maestro lo fissò.
E anche Guisgard restò a guardarlo.
“Solo se giurerai…”
“Cosa devo giurare, maestro?”
“Che eseguirai questo sacro colpo” fece il maestro “solo quando impugnerai questa spada.”
“Perché, maestro?”
“Perché vorrà dire che ti riterrò degno di portare la mia spada.”
“Lo giuro, maestro...”

Il vento si portò via quel ricordo.
“Talia…” disse alla ragazza “… dove si trova la spada del maestro? Voglio vederla…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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