L'appetito mi era improvvisamente passato.
Non sapevo nemmeno io se quello che covavo dentro di me fosse nervosismo o curiosità. Mi avvicinai alla tavola e mi sedetti.
"Sei tu quello che chiamano padrone... non è così?" domandai, accigliata. "Per quale motivo mi trovo qui? Perchè non posso tornare dal luogo da cui provengo?" Mi imbronciai, ripensando a tutte le disavventure che erano successe da quando avevo lasciato il Blu.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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