Per i suoi nobili baroni
ciascuno dei quali si credeva migliore,
ognuno si considerava il migliore
e non si poteva trovare uno peggiore degli altri,
Artù fece la Tavola Rotonda
su cui i Bretoni raccontano tante favole.
Lì sedevano i vassalli,
tutti in primo piano e tutti uguali;
sedevano in modo uguale alla tavola
e in modo uguale erano serviti.
Nessuno di loro poteva vantarsi
di sedere più in alto del suo pari;
tutti erano seduti nel mezzo
e non c'era nessuno ai margini.
(Wace; Roman de Brut - vv. 9747/9760)
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