La notte trascorse serena; ed il mattino seguente un nuovo sole illuminò il nostro cammino. Prima di riprendere la marcia, il Maestro De' Punici si confessò dal prete ed io rimasi ad attenderlo eseguendo un paio di rosari.
Terminato il tutto, salutammo il monaco e continuammo la marcia. Era giunto il momento di parlargli di ciò che avevo scoperto, ma nell'attimo in cui volevo cominciare il Maestro decise di fermarsi a comprare dei cavalli, cosa alquanto strana, Belfagor era allenato per compiere lunghi viaggi; probabilmente li voleva far riposare. Trovammo una carovana di zingari e codesti vendevano i destrieri, il Maestro si allontanò con loro ed io rimasi ad attendere.
Non mi fidavo degli zingari hanno sempre secondi fini..... passò del tempo e vedendo che il Maestro non tornava iniziaì a preoccuparmi. Scesi da cavallo è mi misi alla ricerca, ma nell'istante in cui posso piede per terra sento una voce che chiedeva aiuto.
Non mi fidavo, i miei sensi erano allerta affidaì il libro e la borsa a Belfagor e gli sussuraì:
"Amico, se vedi qualche strano movimento nasconditi e corri verso la radura. Attendimi vicino all'albero più vecchio." Caricaì il Covenant e andaì verso il carro, un nano era prigioniero. Che ci faceva in quel posto, mi chiesi.
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"Covenant's Love"..... le dolci parole di colei che è entrata nel mio cuore.....
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