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Vecchio 30-01-2012, 15.30.15   #470
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Quel posto non mi piaceva!
Varcai con i cavalieri il pesante portone che dava accesso al cortile centrale di quel grezzo maniero, poi fui introdotta in una sorta di saletta di rappresentanza e da qui in una vasta sala che un tempo, forse, poteva anche essere stata ricca ma che ormai risultava, come a mio avviso il resto dell’edificio, trascurata e cadente.
Mi guardai intorno un istante con circospezione, senza riuscire del tutto a cancellare dal mio viso quell’aria largamente critica... poi notai il signorotto che, alzatosi dal suo rude seggio, si stava avvicinando a me. Mi inchinai appena.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Dunque nulla attesta le vostre pretese?” Rivolgendosi di nuovo a Talia il signorotto. “Perdonatemi, non ricordo il vostro nome…”
“Talia!” dissi, prendendo per la prima volta la parola da quando ero entrata.
Avvertivo su di me gli sguardi del signorotto e di quel chierico, dall’aspetto tanto mellifluo e compiacente da darmi i brividi, ma non lasciai che essi influissero sul mio umore né, tantomeno, sul mio contegno.
I miei occhi rimasero per qualche momento in quelli del signorotto, sorridendo serenamente come chi non teme menzogne né raggiri... infine, con un lieve sorriso sulle labbra, iniziai a parlare.
“Vi sono degli antichi testi, conservati al Casale, che narrano di quando e come quei possedimenti furono concessi ai Cavalieri della Luna Nascente, di come essi li accettarono per loro stessi e per i loro figli e figli dei loro figli finché i loro più sacri valori non fossero venuti meno... sono volumi molto antichi, redatti da un monaco di nome Edalberto e sarò ben lieta di mostrarveli, un giorno o l’altro...”
Un breve momento di silenzio accolse le mie parole. Attesi appena un istante, poi ripresi...
“Quanto poi ai documenti che attestano la veridicità di ciò che dico... è Sua Grazie, il Vescovo, che li conserva... e se voi...” soggiunsi, voltandomi verso il chierico “Se voi, padre, vorrete avere la compiacenza di scrivergli, sono certa che egli non potrà che confermare ciò che vi sto dicendo!”
I miei occhi rimasero per un istante, inclementi, sul volto paffuto del chierico, per poi tornare sul signorotto...
“Bene, mio signore... Vi ringrazio per avermi dato modo di spiegarvi ciò... e sono certa, alla luce di quanto vi ho appena detto, che ogni cosa si risolverà al meglio!”
Sorrisi leggermente e, stando sempre bene attenta a mantenere il più stretto e il più rigido contegno, tornai ad inchinarmi appena...
“Ed ora, milord... poiché suppongo che non vi siano altre faccende in cui potrei esservi utile, vi chiedo licenza di tornare a casa!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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