L'enigma di Nyero
Codesto di Montesarrio è stato uno degli eroi che hanno partecipato alla presa di Belsidya.
Gli Annali del Ducato Taddeide riportano il suo nome tra i grandi aristocratici che guidarono la mitica spedizione contro quella leggendaria città.
Attorno al suo nome, come per tutti gli altri grandi conquistatori di Belsidya, è poi sorta una fiorente letteratura.
Un giorno, dopo essersi addormentato sotto una quercia, Codesto svegliandosi non trovò più Villania, la sua leggendaria spada.
Udì allora una voce grottesca.
“Salute a te, nobile eroe!” Era un folletto. “Sono Nyero e voglio mettere alla prova la tua proverbiale saggezza!”
Codesto era infatti noto per essere il più saggio degli eroi che combatterono sotto le mura di Belsidya.
Il folletto allora sottopose ques’enigma all’eroe:
“Ascoltami, eroe... un tempo erano affetti!
Oh, che gioie! E sono questi oggi gli effetti!”
Codesto ragionò su quei versi e riuscì infine a risolvere l’indovinello del folletto.
“E’ dunque vero che sei saggio oltremodo, eroe!” Esclamò Nyero. “I miei complimenti! Eccoti la spada! L’avevo nascosta e tu hai meritato di riaverla! Ora, su… chiedimi ciò che vuoi! La mia infinita conoscenza è a tua disposizione!”
“Dimmi, folletto…” sorridendo Codesto “… sei puro spirito, o corpo materiale?”
“Per essere visti da voi mortali” spiegò il folletto “dobbiamo mostrarci col nostro corpo, eroe. Perché mi domandi questo?”
“Per prenderti a calci!” Colpendolo più volte lo spazientito eroe.
E riavuta la spada, dopo essersi tolto quella soddisfazione, Codesto montò a cavallo e andò via.
E voi, cavalieri e dame di Camelot, sapreste risolvere l’enigma di Nyero?