Ero un po' delusa. Chinai il capo.
"A quanto pare nessuno lo sa... e chi lo sa non vuole dirmelo..." lanciai un'occhiata a Heyto, ancora sul ponte.
"Schiava?" Riflettei un attimo "Sì, suppongo sia ciò che sono... Si comprano... gli schiavi si comprano... e Heyto mi ha comprata al mercato di questo porto per il suo padrone, che ora è anche il mio." Il vento si era levato di nuovo e soffiava come a volerci sospingere verso l'ignoto che attendeva entrambi. "Forse è il mio destino... Non si combatte il destino, lo si accetta. Ma in questo io non sono mai stata brava... Immagino di potermi definire esule anch'io. Esule da un luogo che non vedrò mai più finchè respiro."
Feci un cenno a Heyto, che mi osservava dal ponte superiore.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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