Fyellon ascoltò ogni parola di Melisendra.
“Il destino, damigella…” fissandola “… il destino… non esiste, nulla è scritto… siamo noi gli artefici delle nostre fortune o delle nostre miserie… e mi rifiuto di credere che una ragazza giovane e bella come voi, sia vittima della volontà di pochi… e che chiami poi tutto questo col nome di destino…” lasciò poi che il vento spettinasse i suoi capelli biondi “… quindi, se ho ben compreso, chi vi ha acquista si trova a bordo, vero?”
In quel momento, incuriosito da quella conversazione, ai due si avvicinò Heyto.
“Melisendra, non stare troppo sul ponte…” disse alla ragazza “… l’aria è fredda.” Fissò poi Fyellon. “Siete il passeggero imbarcato all’ultimo momento, cavaliere?”
“Si, messere.” Rispose Fyellon.
“Vedete, credo sia spiacevole tutto ciò…” fece Heyto “… la nave è stata prenotata tutta dal mio signore… egli non ammette estranei nei suoi affari… il capitano ci aveva assicurato sulla vostra cortese discrezione, ma vedo che la situazione è ben diversa.”
“Stavo solo scambiando qualche parola con lady Melisendra.” Replicò Fyellon. “Non immaginavo che ciò recasse disturbo a qualcuno…”
“Potrebbe, cavaliere.” Fissandolo Heyto.
“Forse dovrebbe decidere lady Melisendra con chi trascorrere il suo tempo, messere.”
“Ella appartiene al mio signore.” Rispose Heyto. “Come questo viaggio… e voi siete ospite su questa barca.”
“Ho pagato il biglietto, messere.” Mostrando il biglietto a Heyto.
“E solo quello avete acquistato, cavaliere.” Replicò questi. “Vieni, Melisendra, rientriamo nelle nostre cabine.” Rivolgendosi poi alla ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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