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Vecchio 13-02-2012, 20.13.22   #734
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Lo zingaro frantumò il tavolo col suo peso e un attimo dopo i suoi compagni lasciarono i loro posti per raggiungere Guisgard.
Il cavaliere era quasi stordito dal vino e fu facile preda per quegli zingari.
“Tenetelo fermo, questo bastardo…” alzandosi l’uomo che aveva rotto il tavolo “… ora gli daremo una bella lezione…” e lo colpì allo stomaco con un pugno.
Guisgard si accasciò a tossire, per poi alzare di scatto la testa e colpire con una gomitata uno dei due che lo tenevano fermo.
Tentò di colpire anche l’altro, ma aveva bevuto troppo ed un capogiro lo fece quasi cadere a terra.
Gli zingari allora lo raggiunsero e cominciarono a prenderlo a calci, fino a stenderlo sul pavimento.
“State indietro, milady!” Disse il locandiere a Talia, cercando di proteggerla dal clamore generale. “Meglio non immischiarsi negli affari degli zingari. E poi” aggiunse “non voglio farli arrabbiare ancora di più… mi distruggerebbero il locale…”
Con Guisgard a terra, lo zingaro che lui aveva mandato contro il tavolo estrasse un lungo coltello.
“Ora ti farò un bel disegno sul viso, maledetto…” afferrandolo per il collo “… così la tua passione per le donne avrà un duro colpo…”
E proprio quando la lama dello zingaro era vicino al volto di Guisgard, accadde qualcosa.
Un ruggito, simile ad un sordo boato, ammutolì e zittì tutti i presenti.
Sheylon con un balzo raggiunse il suo padrone e fece indietreggiare con la sola presenza quegli zingari.
La tigre, però, si lanciò contro quello che impugnava il coltello e lo fece cadere a terra.
Lo zingaro gridava per la disperazione e per la paura, ma nessuno osava avvicinarsi a quella belva.
Guisgard tentò di alzare la testa, ma riuscì solo a tossire.
Sheylon allora gli si avvicinò, lasciando lo zingaro con la camicia lacerata e qualche graffio sulla pelle.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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