14-02-2012, 11.37.49
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#742
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
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Messaggi: 2,235
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“Cosa?”
Mi voltai di scatto alle parole del locandiere...
“Ma voi non potete... non potete lasciare che...” la mia voce tremava forte e non riuscii a terminare la frase.
Quegli uomini, intanto, avevano accerchiato Guisgard e lo stavano pestando. Io tentai di andare verso di loro, volevo fermarli, volevo fare qualcosa... ma l’uomo mi teneva contro il bancone, tentando forse di proteggermi... iniziai a tremare...
Poi, d’un tratto, accadde qualcosa...
Un poderoso ruggito di Sheylon fece sussultare tutti, la tigre balzò tra Guisgard e gli zingari, lanciandosi poi su quello che impugnava il coltello e facendolo finire a terra...
“Sheylon, no!” urlai, divincolandomi dalla stretta del locandiere e facendomi un poco avanti “Lascialo, Sheylon... lascialo!”
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Lo zingaro gridava per la disperazione e per la paura, ma nessuno osava avvicinarsi a quella belva.
Guisgard tentò di alzare la testa, ma riuscì solo a tossire.
Sheylon allora gli si avvicinò, lasciando lo zingaro con la camicia lacerata e qualche graffio sulla pelle.
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Chiusi gli occhi un istante, quando la tigre lasciò l’uomo, e respirai profondamente per riprendere il controllo...
“Siete stato fortunato!” dissi poi, tornando a guardarli ma senza riuscire a celare una viva nota di disprezzo nella voce gelida “A Sheylon non piacciono i coltelli... e meno ancora se sono puntati verso il suo padrone!”
Poi Guisgard tossì...
Voltai quindi le spalle agli zingari e corsi verso di lui...
“Incosciente!” gli mormorai, inginocchiandomi vicino a lui “Dovrei... dovrei essere arrabbiata con te! Farmi spaventare così... io... io ti...”
Ma, incrociando il suo sguardo, tacqui.
“Andiamo...” dissi allora, con un sospiro ed un sorriso fuggevole “Ce la fai ad alzarti?”
Facendo attenzione, quindi, gli passai un braccio intorno al torace e lo aiutai a rimettersi in piedi e, un po’ sostenendolo e un po’ sospingendolo, ci avvicinammo al bancone.
“Queste sono per la stanza!” dissi al locandiere, facendo tintinnare sul bancone alcune monete “E... vi prego, potreste portarmi di sopra una bacinella d’acqua ed alcune bende? Fredda, l’acqua!” soggiunsi dopo appena un istante, lanciando un’occhiata obliqua a Guisgard “Che è, comunque, più di quanto si meriti!”
Così dicendo ci avviammo verso la scala...
“Andiamo Sheylon!” chiamai, salendo i primi gradini.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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