La regina osservò con attenzione Elisabeth.
I loro sguardi restarono così, l’uno nell’altro, per diversi istanti.
E qualcosa fu captato dalla regnante.
Di questo ne fu certa Elisabeth.
“E sia…” fece la regina “… potete andare…” fissando Elisabeth e Reas.
Il capitano salutò con un inchino la regina e portò fuori dalla sala Elisabeth.
“Forse è il caso che vi cambiate, milady…” disse il capitano “… non è conveniente essere così abbigliati qui nel palazzo. Venite con me, prego…”
E la condusse presso alcune giovani dame di compagnia della regina.
“Capitano Reas, che piacere!” Correndo quelle verso il militare.
“Posso chiedervi una grazia, ragazze?”
“Quale, capitano?” In coro quelle.
“Vogliamo rendere degna della sua bellezza questa dama?” Indicando Elisabeth. “Sono certo che qui c’è qualcosa che possa mettere in risalto il fascino della nostra lady Elisabeth.”
“Chi è lei?” Domandò una delle ragazze.
“E’ con voi forse?” Chiese un’altra.
“E’ appena giunta al palazzo” spiegò Reas “e stasera deve essere degna di partecipare alla cena voluta da sua maestà.”
Le ragazze allora presero diversi abiti fino a quando ne trovarono uno adatto ad Elisabeth.
E quando l’ebbe indossato, la maga dei boschi tornò dal capitano Reas che attendeva in un’altra stanza.
“Siete incantevole, milady…” sorridendo il militare “… del resto, con questo freddo quelle foglie rischiavano di cadere e lasciarvi scoperta.” Ridendo di gusto.